Cosa vedere nel Gargano in tre giorni


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Un gigante che si protrae verso il mare e da esso si lascia abbracciare

Si può descrivere così il Gargano, come un colosso di roccia che si tuffa nelle limpide acque che dolcemente accarezzano il suo profilo. 

L’ unico promontorio della Puglia, è una delle mete turistiche più gettonate da chi vuole regalarsi una vacanza all’ insegna di panorami mozzafiato e incantevoli baie immerse nella natura incontaminata. 

Custode di numerosi tesori culturali, il Gargano corre per circa 200 km lungo il tratto costiero a nord est della regione e si tinteggia, grazie alle sue rigogliose foreste e pinete, oggi parco naturale della foresta Umbra

Incastonati lungo tutta la scogliera a strapiombo sul mare, si possono osservare e visitare graziosi borghi e incantevoli paesini avvolti dalla magia e da antiche leggende. A impreziosire il territorio sono le numerose grotte, i castelli, i santuari e gli scorci paesaggistici che regalano alla vista vere e proprie opere d’arte degne dei migliori artisti.

Se stai pensando di trascorrere qui le tue prossime vacanze, ecco una guida su cosa fare e cosa visitare nel Gargano

Vieste: la città principe del gargano

Imperdibile da visitare una volta giunti sul Gargano, è il bellissimo borgo medievale di Vieste che si affaccia sul mare e da cui godere di un favoloso panorama, aperto sul blu.

Tra le maggiori attrazioni turistiche e culturali della città spicca l’imponente castello svevo di Vieste che sovrasta la spiaggia. Ancora oggi, sulle sue imponenti spalle, sembra gravare il compito di difensore del centro urbano, come un vecchio guerriero fedele che assolve al suo dovere anche se il suo ruolo è da tempo decaduto. 

Pochi passi più in là, a far da compagnia al Castello duecentesco, in una composta armonia strutturale, sorge la Cattedrale di Vieste sopravvissuta a catastrofi e intemperie. Più volte ricostruita nel tempo, conserva ancora il primitivo stile romanico pugliese che oggi sposa bene il barocco con cui venne ricamato il suo campanile dopo il crollo vissuto nella seconda metà del Settecento. 

Lo scorcio panoramico più suggestivo è però offerto dalla spiaggia di Vieste grazie ai famosi faraglioni di Pizzomunno sui quali aleggia una triste leggenda. 

La leggenda di Pizzomunno racconta di un amore che sopravvive al tempo e all’ immortalità. Pizzomunno era un giovane innamorato di una bellissima fanciulla del villaggio, Cristalda, dalla quale niente poteva separarlo. Nemmeno il dono dell’immortalità offerto dalle sirene gelose dell’amore che Pizzomunno riservava solo per Cristalda. Così, una notte, le creature marine rapiscono la bella giovane e la trascinarono con loro negli abissi. Il dolore pietrificò Pizzomunno e lo trasformò in roccia, quello che oggi è l’imponente faraglione sulla spiaggia che ancora aspetta il ritorno della sua amata.

Proprio da Vieste inizia la costa su cui è possibile ammiare i trabucchi del Gargano, diffusissimi su tutto il teritorio. 

Cosa sono i trabucchi? Sono antichissime costruzioni in legno funzionali all’attività di pesca. La piattaforma di un trabucco è ancorata alla roccia e si protrae verso il mare sul quale si apre una rete da pesca sostenuta da lunghi bracci in legno

La semplicità della struttura ci riconsegna tutto l’ingegno e la creatività degli uomini che si sono adoperati per sfidare i pericoli del mare. 

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Peschici: borgo a strapiombo sull`Adriatico

Lasciandosi alle spalle i trabucchi, si arriva a Peschici, antico borgo del Gargano custodito ancora all’ interno della possente cinta muraria. Il centro storico di Peschici è molto caratteristico, assolutamente da visitare. Scale e casette dalle facciate variopinte tracciano il percorso verso il mare mentre ristorantini e taverne si aprono sulle strade inebriando l’aria e i sensi con il profumo tipico delle ricette locali.

A ridosso della costa rocciosa, nel punto più estremo della città, domina il mare l’antico castello bizantino di Peschici. Edificato tra il X-XI secolo, costituiva un punto di vedetta e di difesa per le incursioni dei saraceni. La sua maestosità e il suo splendore contribuiscono a rendere ancora più scenografico il paesaggio, già di suo molto pittoresco. 

Oggi sono visitabili in tutto il loro splendore le “segrete” del castello, un tempo adibite a granai o prigioni.

Ai piedi del centro abitato si trova l’Abbazia benedettina di Santa Maria di Càlena, ospitata nell’omonima piana ricca di piantagioni e uliveti. Solitaria e ormai in stato di abbandono, rappresenta ancora uno dei simboli della città e dell’identità locale più profonda e radicata. 

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Isole Tremiti: le perle dell`adriatico

Un vero e proprio eden a pochi chilometri dalla costa, le Tremiti e il suo arcipelago sono un luogo incantato tutto da scoprire. 

L’isola più grande dell’arcipelago è San Domino che vanta una tra le più belle coste sabbiose del territorio lungo la quale sono state realizzate le principali strutture turistiche. 

Per una vacanza all’ insegna del relax più assoluto, si consiglia l’isola di Capraia o quella di Pianosa. Entrambe interamente disabitate, offrono però affascinanti calette e scorci panoramici mozzafiato che si aprono sull’infinito. 

San Nicola è il punto d’approdo principale. La sua spiaggia è una tra le più affascinanti della costa. Sbarcando sull’ isola, infatti, la prima che si incontra è la spiaggia del Castello proprio ai piedi della regale struttura con alti Bastioni. 

La spiaggia più rinomata a livello turistico è invece la spiaggia di Marinella, impreziosita dal suo faro che contribuisce a rendere il contesto paesaggistico ancora più suggestivo. 

Sull`isola inoltre, si trovano i più famosi monumenti dell’arcipelago. Menzione d’onore, infatti, merita l’abbazia di San Nicola, dall’aspetto imponente e maestoso. All’ interno, lungo la navata centrale è possibile ammirare il pavimento a mosaico, certamente l’opera più importante della Chiesa. 

Un altro esempio storico è la tomba di epoca ellenica chiamata ancora oggi la Tomba di Diomede che conserva un’antica leggenda. 

La leggenda di Diomede sulle isole Tremiti.

Diomede è l’eroe guerriero che aveva combattuto contro Enea durante la guerra di Troia. La morte di Diomede, avvenuta probabilmente in seguito ad un naufragio proprio sull’ isola di San Nicola, provocò un grave dolore tra i suoi compagni che non volevano abbandonare il loro re. Mossa a compassione, Venere li trasformò in una singolare specie di gabbiano, le Diomedee, perché facessero per sempre la guardia al sepolcro del loro re.  

Le tue vacanze sul Gargano

Sei pronto a partire? Ora che hai tutto ciò che ti serve sapere, cosa vedere e le indicazioni dei punti di maggiore attrazione non ti resta che decidere da dove partire. 

Soluzione ideale per essere a stretto contatto con la natura del territorio, la tradizione e uno dei mari più belli della Puglia, infatti, è prenotare una casa vacanze sul Gargano per godere in tutta tranquillità le bellezze artistiche e culturali locali. 

Con le soluzioni di Barbarhouse, puoi concederti un soggiorno all’insegna della tradizione e delle tante esperienze di questo territorio dal forte retaggio e dalla grande bellezza.